Cercare e selezionare i candidati migliori per l’offerta di lavoro è diventato fondamentale per tutte le aziende. Per facilitare il recruiter nella selezione, le aziende si avvalgono deli ATS – Applicant Tracking System.
Oggi, i recuiter affrontano molte sfide e hanno bisogno di supporti nella selezione per tenere traccia costante dei candidati in ogni fase della selezione.
La selezione richiede tempo e, a volte, può risultare un processo noioso e pieno di documenti da visionare o da preparare, oltre al solito lavoro d’ufficio come rispondere alle mail e alle telefonate.
Conoscere alcune caratteristiche degli ATS ti sarà di supporto quando devi preparare un c.v. da inviare. Soprattutto, le logiche del perché vengono usati, oltre al risparmio di tempo e ad agevolare la vita dei recuiter.
- Reclutamento imparziale: i recruiter possono avere velocemente l’elenco dei migliori candidati che hanno inoltrato il c.v. per la posizione aperta, senza essere influenzanti da elementi esterni ma solo basandosi sulle key words che hanno impostato per lo screening.
- Analisi delle candidature grazie all’intelligenza artificiale: proprio perché non visionati in prima battuta da un occhio umano, i c.v. devono essere a prova di ATS e scaricare un grazioso modello dal web, non fa del tuo c.v. un documento a prova di ATS, così come non ti aiuta copia-incollare la job description di ciò che fai ora. Gli ATS estraggono blocchi di informazioni dal tuo c.v. – sempre che siano in grado di leggerlo per il formato – e vanno a posizioni questi blocchi in campi prestabiliti.
- Risparmio di tempo grazie all’automazione: ottimo per l’azienda, ma molto meno per i candidati, specie per coloro che non sanno come scrivere un c.v. efficace e a prova di ATS. Grazie all’automazione di processi ripetitivi e dispendiosi in termini di tempo, i recruiter possono investire il tempo risparmiato nella qualità della selezione rendendola anche più fluida e veloce.
- Raccolta dati essenziali: un altro modo in cui gli ATS aiutano il recruiter è quello di raccogliere tutti i dati cruciali di cui si ha bisogno per la selezione. Un esempio può arrivare dalle knock out questions, domande di preselezione che di solito vengono poste ancor prima di inviare il c.v. e, in base alla risposta che darai, il tuo c.v. potrà essere scartato ancor prima che completi l’application oppure dirigersi dritto verso il resto della corsa per ottenere un colloquio (leggi il mio articolo sulle knock out questions). Quando si invii una candidatura e si apre una maschera dove ti vengono chiesti di insere dei dati – dati che il recruiter troverebbe solo aprendo il c.v. – , presta estrema attenzione: stai compilando i campi dell’ATS aziendale e più sarai preciso, più compilerai tutti i campi, etc, maggiori saranno le opportunità di essere selezionato. Quante volte hai pensato che fosse una cosa noiosa e stupida compilare (o sistemare) dei campi che il recruiter poteva tranquillamente vedere dal tuo c.v.?
- Candidate experience: riferito a quanto scritto sopra. Ma i candidati non si annoiano o capiscono davvero il valore di dover compilare lunghi moduli, fare registrazioni, etc etc? Se troppo laborioso il processo richiesto dagli ATS c’è il rischio che i candidati non completino la candidatura e quindi si potrebbero perdere candidati preziosi. Per questo, i moderni ATS sono programmati per estrarre i dati in modo efficiente dai c.v. scaricati, compilando i campi delle informazioni richieste.
L’ATS è fatto per i recruiter, non per i candidati. Il tuo compito come candidato è quello di essere smart per rendere il c.v. ATS friendly in modo da avere maggiori possibilità che un occhio umano legga il tuo c.v. e decida di darti una possibilità.
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