Spesso é un riassunto del c.v., bistrattata, evitata se possibile o, peggio ancora, ignorata. Uguale per tutte le posizioni e le aziende per cui ci si candida.
Se ti ritrovi in queste parole, allora è meglio fare il punto sulla lettera di motivazione insieme.
Hai notato che ho usato il termine “motivazione” anziché “presentazione”? E’ corretto chiamarla in entrambi i modi, ma, a mio avviso, è più corretto dire “lettera di motivazione” in quanto è lo strumento con cui ti presenti al potenziale datore di lavoro, spiegando le motivazione e l’interesse che ti portano a candidarti per un determinato ruolo all’interno di una determinata azienda.
Se ben strutturata, nell’iter di selezione, la lettera di motivazione può aprire molte porte. E’ uno strumento che ti aiuta a spiccare tra le centinaia di candidature che un recruiter riceve per una singola posizione (a volte, si parla anche di qualche migliaio per una sola posizione). Leggendo la tua lettera di presentazione, l’azienda deve avere l’idea che tua sia idoneo e motivato per ricoprire la posizione e indurla a contattarti per un colloquio.
La lettera di presentazione non è un noioso e ridondante elenco delle competenze ed esperienze che si trovano nel tuo c.v.
Non aver paura di lasciar trasparire la tua personalità. Quale valore aggiunto puoi portare nell’azienda?
Ricorda che ogni offerta di lavoro, per l’azienda, è un problema da risolvere.
Cerca di diventare non un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore.
A. Einstein