Miti e leggende dei c.v.
“Il c.v. è il tuo biglietto da visita”: definizione un po’ antiquata.
Scrivere il c.v. è una forma di marketing, una sorta di “Io candidato S.p.A.”: è il tuo strumento di marketing per mostrare cosa hai da offrire alle aziende e come puoi risolvere i loro problemi. Sì, hai letto bene: problemi. Parlo di problemi perché l’assunzione non nasce dal buon cuore di un datore di lavoro che vuole dare delle opportunità alle persone, ma per coprire una necessità aziendale.
Il c.v. deve essere in grado di valorizzare te e le tue competenze al meglio.
La redazione professionale del c.v. è utile per avere maggiori possibilità di successo nella ricerca di nuove opportunità professionali e anche per presentarsi in modo più competitivo.
Fino a qualche anno fa, in Italia, i servizi di c.v. writing e consulenza per la carriera (career coaching) erano poco noti e sfruttati: oggi, invece, sono diventati un must per trovare una nuova occupazione, per un career shift (cambio di carriera), reinserimento nel mondo del lavoro, valorizzazione dei talenti e delle competenze.
Lo strumento base per pianificare una strategia di carriera è il tuo c.v.
La decisione di assumerne un professionista per scrivere il c.v. lascia molte persone perplesse. Facciamo chiarezza su alcuni miti legati al c.v. e cosa può fare per te un professionista (career coach).
Sfatiamo i miti sui c.v.
1° mito: il c.v. fai-da.te
“Non c’è persona migliore di te stesso per scrivere il tuo c.v., scrivitelo da solo. Ti basta un template” e ancora “la zia del ragazzo di mia cugina di terzo grado che lavora nelle risorse umane ha detto che …”.
Dunque, in teoria, dovresti essere la persona migliore per scrivere il tuo c.v..
Hai chiesto consigli ad alcune persone di tua fiducia e che stimi, ma ricevi informazioni contrastanti e consigli confusi. E adesso? Fai un potpourri di tutto e vedi cosa esce?
Fai esperimenti ed è grandioso, ma che percentuale di successo hai? Sei sicuro di saper scrivere un c.v. basato sui successi professionali senza sembrare pieno di te? Conosci appieno i tuoi talenti e le tue capacità? Sei capace di scrivere un c.v. che bypassi l’ATS?
Le persone che hai accanto vedono i tuoi talenti, i tuoi comportamenti, le tue competenze e ti danno dei feedback. Lo fanno perché tu non sei cosciente di quella determinata caratteristica. Si chiama punto cieco e ognuno di noi lo ha. Se vuoi approfondire, leggi il mio articolo sulla finestra di Johari.
Questa “normalità” la dai per scontata, tanto è radicata dentro in te. Dunque, è facile supporre che nel c.v. non valorizzerai quell’aspetto che potrebbe essere la carta vincente per il tuo prossimo impiego. Quello che, per te, “non è nulla di eccezionale” per l’azienda è fondamentale.
Come puoi vendere qualcosa che dai per scontato o di cui non sei pienamente cosciente? Hai bisogno di emergere tra altri candidati qualificati (cioè la concorrenza) e ottenere dei colloqui.
Scrivere il proprio c.v. non è un gioco da ragazzi e, come per te, anche per me non è stato semplice, ma, avendo a mia volta lavorato con un career coach, mi si è aperto un mondo.
Ti è mai capitato, scrivendo il tuo c.v. per il lavoro dei tuoi sogni di non riuscire a cogliere l’opportunità appieno perché non sai come vendere te stesso sulla carta? Sono tutte opportunità non colte o sprecate a causa di un c.v. inefficace. Si candidano decine, a volte centinaia, di persone per un unico posto di lavoro e tu vuoi essere IL Candidato, non uno dei tanti.
2° Mito: modelli di c.v. che trovi sul web (template)
Hai presente i modelli già pronti che trovi sul web o quelli che puoi creare tu online? Bene, voglio che scappi da questi modelli a gambe levate! Perché?
Perché quando ti proponi ad un possibile datore di lavoro, non puoi permetterti di essere come tutti gli altri candidati. Inoltre, avrai dei contenuti dozzinali che non ti faranno emergere dalla massa enorme dei c.v. che un recruiter riceve giornalmente, oltre, ovviamente, a non avere la certezza di passare l’ATS (applicant tracking system – software usati per la selezione).
Per il tuo c.v. è difficile emergere fra tutti gli altri se non hai contenuti unici e di valore: diversamente, risultano tutti uguali. Certo, il template è la strada migliore se non vuoi emergere tra la folla delle candidature e non vuoi essere contattato per sostenere i colloqui. Ancora peggio: se usi un template per cui il tuo c.v. non sarà configurato per sopravvivere ai diversi tipi si scansione a cui sarà sottoposto.
La buona notizia è che un c.v. writer non userà mai un template. Sprecherai tempo e risorse con un template e non è quello che vuoi quando sei a caccia di opportunità
3° Mito: lo faccio scrivere a mio cugino
Tutti abbiamo quella persona speciale a cui ci affidiamo nel momento del bisogno e in cui riponiamo la massima fiducia. Questa persona è la stessa che ha le competenze per poterti scrivere un c.v. vincente? Quali competenze ha nel campo del c.v. writing o del career coaching o della job strategy? Non basta usare keywords o prendere frasi del testo dell’inserzione e copiarle nel corpo del c.v.. Non è nemmeno sufficiente scrivere che si è il migliore e riempire il c.v. di parole vuote. Tutto questo perché il mondo del lavoro è sempre più competitivo e con sempre meno opportunità. Solo chi ha i giusti strumenti può arrivare a guadarsi il biglietto d’ingresso per la selezione. E’ come se Usain Bolt fosse sulla linea di partenza pronto al via e si accorge di essere in pantofole rosa con il pelo: gli altri hanno la super scarpa tecnologica, le scarpe dei vincenti, e lui ha le pantofole della nonna.
Una volta il mercato del lavoro era diverso ed era più semplice trovare un (nuovo) lavoro. Inoltre, il processo di selezione era molto più semplice rispetto ad oggi. Internet ha semplificato il processo dell’inoltrare c.v., “invia candidatura”, click, 100 c.v. al giorno… E intanto pensi “ho fatto il mio lavoro quotidiano, eppure non mi chiamano”. Se da un lato la tecnologia ha agevolato e ridotti i costi dell’invio della propria candidatura (es. invio di fax, acquisto di buste e francobolli, stampe, etc), dall’altro ha fatto sì che gli H.R. e i recruiter siano letteralmente sommersi di c.v..
Per spiccare tra gli altri candidati, dovrai lavorare molto di più.
Che speranze hai, con il tuo attuale c.v., di ricevere anche solo una telefonata da Google per la posizione a cui ambisci?
Consideriamo quanto segue:
- Google riceve circa 2500 candidature al giorno da parte di speranzosi candidati.
- La media di c.v. per posizione pubblicata oscilla tra i 130 e i 1500 c.v..
- Probabilmente, un tuo c.v. non scritto efficacemente e personalizzato rispetto alla posizione e l’azienda, finirà nel database e lì rimarrà per soccombere.
Pensiamo a quello che ora sappiamo in merito allo scrivere il tuo c.v.:
- Conosci le tue competenze e i tuoi successi professionali, ma tanto altro lo dai per scontato. Stessa cosa per i tuoi successi professionali.
- Sai che un template sarà un po’ un buco nell’acqua e sembrerai come tutti gli altri.
- Sai che il tuo c.v. non ha speranze, o ne ha poche, di sopravvivere ai famigerati ATS.
- Non hai idea di cosa sia la compatibilità con gli ATS, e se lo sai, probabilmente, non sai esattamente come superarli.
- Hai capito che l’arte dello scrivere c.v. è fare marketing di te stesso ad alto livello, ma hai anche realizzato che non siamo così bravi con il marketing di noi stessi come crediamo.
- E’ uno strumento di marketing. Non vuoi perdere il tuo lavoro dei sogni perché non sai come venderti al meglio
- Sono scansionati da sistemi computerizzati (ATS) e intelligenza artificiale (AI).
- Il mercato strabocca di candidati pienamente qualificati che si candidano per la stessa posizione
- Le aziende sono sommerse dai cv e non hanno tempo di leggerli tutti. Leggeranno solo quelli che passano il primo step di selezione.
- Per poter scrivere un c.v. efficace ed efficiente ti servono almeno 100 ore di pratica per avere qualche possibilità che funzioni (fonte CDI).
Rifletti:
- Non ti fai un’auto-diagnosi di salute ma ti rechi da un dottore.
- Non ti ripari l’auto da solo, vai da un meccanico.
- Non ti tagli i capelli da solo, vai da un parrucchiere.
Il tuo cv è il catalizzatore che ti permette di ottenere colloqui per il tuo prossimo lavoro, il lavoro di cui hai bisogno o il lavoro dei tuoi sogni.
Investire nei servizi di un cv writer professionista, vuol dire incrementare esponenzialmente le opportunità di avere successo ed ottenere il lavoro che desideri.