In un altro articolo uscito da poco, avevo già parlato di domande che non si possono porre durante un colloquio di lavoro, ma diversi clienti mi hanno riferito di sentirsi a disagio nel dover condividere lo stato di salute durante il colloquio (indipendentemente dallo stato vaccinale).
In questo articolo non ci occupiamo di sì-vax, no-vax, forse-vax, ma se la domanda sulla vaccinazione contro il Covid19 sia legale oppure no.
Chiedere lo stato vaccinale rientra tra domande ammissibili (legali) o inammissibili (illegali)?
Ci sono leggi o statuti che mettono dei confini per la nostra privacy e la condivisione di informazioni mediche riguardano i lavatori?
Lo stato di salute, Covid19 o non Covid19, è qualcosa di estremamente personale dove non sei tenuto a rispondere al datore di lavoro né tanto meno ai colleghi di lavoro. Il collega che insistentemente chiede se sei vaccinato contro il Covid19, non ha il diritto di farlo. Il garante della salute dei lavoratori è solo il datore di lavoro (art. 2087 Codice civile).
Sebbene il potenziale datore di lavoro sia il garante della salute dei lavoratori, non ha nemmeno lui il diritto di informarsi sul tuo stato vaccinale – il medico del lavoro, ove richiesto, rilascerà l’idoneità per la mansione.
Tuttavia, laddove fosse richiesta la vaccinazione obbligatoria (es. medici, infermieri, operatori delle RSA, etc.) il potenziale datore di lavoro può porti la domanda “Sei vaccinato contro il Covid19?”. Quindi, per le categorie con obbligo vaccinale, e solo per quelle, il datore di lavoro può sia porre la domanda sia chiedere copia del certificato vaccinale.
A questa domanda ha risposto il garante per la privacy https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9543615
Questa domanda, sempre se non fai parte di categorie con obbligo vaccinale, è una domanda sullo stato di salute e viola la tua privacy, quindi puoi non rispondere. Il datore di lavoro non può acquisire informazioni sul tuo stato di salute se non è strettamente correlato alla posizione che dovrai ricoprire in azienda.
Questo non toglie che in azienda e durante il colloquio di lavoro vadano sempre adottate tutte le misure necessarie per evitare il contagio.