Il tuo c.v. è a prova di ATS?

Qualche settimana fa, ho condotto un sondaggio che ha coinvolto 107 persone e i cui risultati mi lasciano perplessa.

Il sondaggio verteva sulla consapevolezza della funzionalità del proprio c.v., gli strumenti che usano i recruiter per la selezione e i colloqui di lavoro. Oggi analizziamo la parte riguardante i temuti ATS.

Se sei in cerca di un nuovo lavoro, è importante sapere di cosa stiamo parlando quando citiamo gli ATS – sigla che sta per Applicant Tracking System, software usati per la selezione. E’ importante conoscere gli ATS e come funzionano dal momento che il loro uso sta crescendo e che molte aziende lo usano come strumento ormai assodato per la prima scrematura delle candidature.

La prima domanda che ho posto è stata:
Ritieni di saper scrivere un c.v. efficace?
L’86% ha risposto di sì.

La seconda domanda, invece:
Sai cos’è un ATS?
Il 90,4% risponde di no.

Quindi, non sai cosa sia un ATS ma ritieni di essere in grado di scrivere un buon c.v.

Come fai a scrivere un buon c.v. se non si ha la consapevolezza di cosa sia un ATS?

Con l’avvento di internet e l’utilizzo di job boards virtuali, i recruiter hanno sempre più candidati tra cui scegliere, aumentando le possibilità di trovare il candidato perfetto per la posizione, Tuttavia, questa maggiore platea di candidati implica che molti di loro rispondano agli annunci anche se non qualificati: da qui, l’uso dei famigerati Applicant Tracking System (ATS).

Grazie agli ATS, i recruiter possono facilmente filtrare le Application che ricevono in base ai documenti di candidatura che più rispecchiano i requisiti dell’annuncio pubblicato (keywords). Scremando le candidature, i recruiter possono focalizzarsi meglio sui candidati che maggiormente sono affini alle posizioni aperte, escludendo quindi tutti gli altri. Gli ATS danno un grande aiuto ai recruiter che svolgono il loro lavoro, ovvero trovare i migliori candidati per ricoprire con successo la posizione vacante presso l’azienda.

Il reruiter non è Babbo Natale e sta lavorando per incontrare e soddisfare le necessità di un’azienda che assume perché ha un problema da risolvere e il candidato dovrebbe risolvere tale problema

Facciamo un esempio pratico: ricerca di un contabile esperto che sappia usare SAP, payroll e 15 anni di esperienza. Se nel tuo c.v. non viene citato SAP o la keyword payroll, l’ATS non ti considererà come un papabile candidato. Perché perdere tempo con qualcuno che non ha nemmeno menzionato SAP quando ce ne sono molti altri che lo hanno fatto?

Capiamo gli ATS e proviamo a farci amicizia, ottimizzando di conseguenza il c.v.

Ci sono diversi ATS, ma tutti seguono le stesse regole.

1. Utilizza sempre le keywords che trovi nella job description. Sebbene sia impossibile dire quali e quante key-words menzionare nel tuo c.v.  dal momento che ogni ATS è diverso, è bene e proficuo citare quelle che più sono affini per la posizione e che vengono ripetute più volte nel testo dell’annuncio. Se viene ripetuto 4 volte “problem-solving” e tu non lo menzioni nemmeno una volta, “Houston abbiano un problema”. Come per questa key-words, così anche per le altre.

2. Stila il tuo c.v. in modo che sia leggibile dagli ATS ed emergano le competenze richieste. Tradotto: evita tabelle, foto, grafici e caselle di testo. Usa invece un font adeguato, pulito, lascia spazio bianco strategico e illustra chiaramente le parti di cui è composto il tuo c.v. avvalendoti dei titoli (es. esperienza professionale, lingue, istruzione, etc).

Ricorda che molti template di c.v. scaricabile dal web, NON sono ATS friendly, ovvero non sono a prova di ATS e non vengono letti: hanno una struttura che appaga solo l’occhio ma non sono funzionali a farti superare lo scoglio degli ATS. Quindi, c.v. non letto = perdita di opportunità. Rischi di inviare c.v. a vuoto impiegando tempo e risorse preziose.

Come migliorare il c.v. e renderlo vincente?

Opzione A

Salva il tuo c.v. come documento plain text. Devi solo salvarlo in questo formato, non va inviato così. Ora vediamo il perché. Abbiamo detto che gli ATS non leggono grafici, foto, tabelle, caratteri speciali, etc. Tuttavia, salvando il c.v. come plain text, potrai vederlo con l’occhio dell’ATS. E’ tutto leggibile? Si leggono bene e chiaramente tutte le informazioni? Se la risposta è “sì”, allora il tuo c.v. è a prova di ATS e tutti i dati saranno letti. Se non vengono letti dei dati o sembrano caotici, è il caso di rivedere la formattazione del c.v. Ricordati di non inviare il c.v. salvato come plain text

Opzione B

Puoi inviare il tuo c.v. a società di consulenza o c.v. writer che offrono una prima consulenza gratuita sul tuo c.v. e verranno valutati alcuni elementi come punti deboli, la formattazione, i contenuti, il design e la sua lunghezza. L’idea sarebbe che il c.v. writer fosse qualificato e con esperienza (alcune qualifiche internazionali sono PARW e CARW, ad esempio). Molti c.v. writer sono career coach e quindi possono chiederti informazioni anche sul motivo per cui stai facendo valutare il c.v.: cambio di carriera, stesso ruolo ma in un’altra azienda, carriera, etc. Il c.v. deve essere funzionale al ruolo e alla carriera che vuoi intraprendere o alla crescita che vuoi avere, all’industria di riferimento e al settore. Le valutazioni on-line tramite portale lasciano un po’ il tempo che trovano. Esempio concreto di un cliente della scorsa settimana. “Il mio c.v. è funzionale all’80%. Me lo ha detto il sito xxx”. Domanda: funzionale a cosa? Per quale posizione? Non sono valutazioni attendibili quelle fatte così. Servirebbero almeno dei riferimenti: se invio un c,v. Da ingegnere ma voglio fare marketing, il mio c.v. non sarà quindi adeguato ma il software che fa la valutazione, non sa cosa vuoi davvero fare nelle vita o come valorizzare le tue competenze nell’ottica del nuovo lavoro. Quindi, attenzione. Un c.v. writer, invece, ti darà le prime informazioni su quello che emerge dal tuo c.v. e dalla tua lettera di presentazione, successivamente costruirà un c.v. adeguato ai tuoi obiettivi.

Tuttavia, mi sento di consigliare Jobscan per avere un’idea di come funziona un ATS, Jobscan non fa la mera valutazione del c.v. ma mostra la compatibilità dei contenuti del tuo c.v. rispetto ad un annuncio di lavoro. In una sezione va incollato l’annuncio di lavoro che ti interessa e nell’altro il tuo c.v.: fa un match e dà indicazioni su come migliorare. ATS molto rudimentale ma si può avere un’idea del funzionamento. Fruibile solo con annunci in inglese e c.v. in inglese.

Per mettersi in gioco, servono gli strumenti giusti e disegnati tenendo ben in mente l’obiettivo. Un cambio di carriera, un nuovo lavoro per ricoprire un ruolo gerarchico più alto o semplicemente per migliorare la retribuzione o il work Life Balance, va pianificato, iniziando dal c.v.

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